Perchè il video animato è il modo migliore per spiegare qualcosa?
E’ il modo migliore per spiegare qualcosa?
Partiamo con una domanda: riusciresti a spiegare semplicemente come mettere un pomodoro dentro il frigorifero? Semplice:
- Apri il frigorifero
- Metti il pomodoro dentro 🍅
- Chiudi il frigorifero
Facciamo un’altra prova: riusciresti a spiegare a degli studenti provenienti da tutto il mondo come compilare il Permesso di Soggiorno italiano in maniera chiara e precisa senza portarli al suicidio?
Mmm già più complicato.
Questo fenomeno può essere facilmente rappresentato con un complicometro

A sinistra abbiamo le cose semplici della vita, e quelle le spieghiamo facilmente con una mail, una breve conversazione, man mano che ci spostiamo verso destra, troviamo le cose complicate: la burocrazia, il sito dell’Agenzia delle Entrate, cose che non potrai mai capire del tutto.
Durante il lockdown di marzo 2020, non era facile spiegare in fretta e furia a 100.000 studenti dell’Università La Sapienza come effettuare il riconoscimento dell’identità per sostenere gli esami online: un processo senza precedenti nella storia dell’Ateneo, arzigogolato e macchinoso, eppure ci siamo riusciti in 3 minuti e 5 punti.
In che altro modo si poteva fare? Creando un articolo testuale? Inviando un file pdf? Organizzando eventi con presentazioni Powerpoint? Preparando tante infografiche? In realtà sono tutte soluzioni valide, ma un video animato ti da un punto di partenza universalmente comprensibile.
Il video animato è un’ottima soluzione.
Lo è perchè, se fatto bene, è chiaro, lo puoi riguardare più volte, i procedimenti vengono schematizzati e non ti perdi tra le 2000 informazioni, ti intrattiene, lo puoi condividere e riutilizzare, lo puoi mandare in riproduzione durante un evento, in futuro puoi cambiare delle parti mantenendolo attuale.
Come effettuare il riconoscimento dell'identita?
Sapienza Università di Roma
In che altro modo si poteva fare? Creando un articolo testuale? Inviando un file pdf? Organizzando eventi con presentazioni Powerpoint? Preparando tante infografiche? In realtà sono tutte soluzioni valide, ma un video animato ti da un punto di partenza universalmente comprensibile.
Il video animato è un’ottima soluzione.
Lo è perchè, se fatto bene, è chiaro, lo puoi riguardare più volte, i procedimenti vengono schematizzati e non ti perdi tra le 2000 informazioni, ti intrattiene, lo puoi condividere e riutilizzare, lo puoi mandare in riproduzione durante un evento, in futuro puoi cambiare delle parti mantenendolo attuale.

Cos’è il video animato?
Ovviamente in questo articolo è impossibile parlare esaustivamente dell’animazione che è a tutti gli effetti un’arte con una storia ed un linguaggio proprio.
Qui parliamo di motion graphic design, ossia la progettazione di video costituiti da combinazioni di testi, immagini e icone animate per creare effetti, animare loghi, raccontare storie, spiegare concetti.
A mio avviso la grafica animata ha l’enorme pregio di poter rendere visivo qualsiasi storytelling: puoi letteralmente raccontare e rappresentare tutto.
Come funziona un servizio di Motion Graphic?
Ho iniziato a realizzare video animati e scoprire questo mercato perchè in molti casi e con molti clienti concordavamo insieme fosse la soluzione migliore alle loro problematiche, quando lavori così capisci che va sempre trovato un compromesso tra il perfezionismo tecnico e la realtà che molto spesso è “CAVOLO MARCO CI SERVE SUBITO AAAA!”. Ecco quindi come procedo:
1. Brief
Si inizia parlando, comprendendo quale comunicazione dobbiamo sintetizzare, qual’è l’obiettivo di questa comunicazione, iniziando a buttare giù le prime idee. Cosa dobbiamo spiegare? Come? A chi? Entro quando?
Lo scopo del primo fondamentale brief è allinearsi, far partecipare tutte le parsone, le parti o gli uffici coinvolti nel processo che andrà sintetizzato e quindi buttare giù le prime idee.
Si capisce quindi se servirà un macro-video illustrativo, se sarà necessario creare una serie di brevi video tutorial frammentati, se sarà necessario simulare l’utilizzo di una piattaforma e via dicendo.

2. Scaletta e Script
Fatto il brief e chiarite le linee guida essenziali, è necessario che il cliente raccolga e fornisca i documenti creati fino a quel momento riguardo l’argomento del video.
Mi spiego meglio: se stiamo facendo un video per spiegare come funziona un programma di finanziamento europeo o l’utilizzo di una criptovaluta, capirete bene che chi si occupa della produzione del video potrebbe non essere ferrato sull’argomento. Se in passato l’azienda ha creato documenti pdf, ha organizzato eventi esplicativi, ha creato dei video, con il materiale fornito è possibile raccogliere le informazioni necessarie e quindi passare agli step successivi:
stendere le informazioni raccolte in una scaletta elencante i punti che il video dovrà trattare e quindi predisporre uno script per ogni video.
Con la scaletta identifico l’ordine degli argomenti, con lo script preparo invece il testo vero e proprio: questo è un processo che richiede una serie di revisioni dalle parti coinvolte fino al raggiungimento di un testo esaustivo, chiaro e che convinca tutti. Lo script può quindi essere recitato da uno speaker ed accompagnare il video, o comparire visivamente all’interno del video.
3. Storyboard
Semplificando: con storyboard si intende la creazione di tavole grafiche che presentano in ordine cronologico le inquadrature da cui sarà costituito il video.
E’ la parte più creativa del lavoro ed è in questo step che si definisce come sarà presentato visivamente il testo, anche qui sarà necessario un confronto fino al raggiungimento di un risultato soddisfacente.
Le domande che ci dobbiamo porre sono: con questa sintesi visiva abbiamo effettivamente semplificato i concetti e le informazioni? Risulta gradevole e scorrevole?


4. Produzione
Confermata la scaletta, il testo e lo storyboard, si passa quindi alla produzione del video.
Se si è optato per un video con la voce dello speaker, andrà registrata la voce del doppiatore. Vengono quindi creati gli elementi grafici da cui sarà compsoto il video, montati ed animati seguendo le linee guida dello storyboard e dello script.
L’audio viene sincronizzato, e vengono apportati i perfezionamenti necessari, il video è quindi pronto per essere esportato nei formati definiti.
5. Revisione e Conferma
Il video esportato viene quindi revisionato con attenzione da persone, parti ed uffici coinvolti nel processo di comunicazione, se necessario, si annotano eventuali errori e perfezionamenti al fine di apportare le correzioni in una volta sola così da non frammentare il lavoro. Si esporta quindi il video definitivo e si distribuisce secondo tempi e modalità preferiti.
Conclusioni
Il video animato è un ottimo modo per riuscire a coinvolgere mantenendo alta l’attenzione, per presentare argomenti complessi che altrimenti chissà come si fa a renderli comprensibili. Certo, questa di cui vi ho parlato è solo una piccolissima branca di ciò che si può fare con l’animazione e la motion graphic, ma penso sia una delle sue più grandi potenzialità da qua agli anni a venire.